Helmut Newton nasce nel 1920 a Berlino. All’età di 16 anni diventa apprendista di una delle più famose fotografe berlinesi, Yva, celebre per le sue foto di moda, per i ritratti e i nudi. Si trasferisce in Australia, dove conosce la collega June Brown, nota con il nome di Alice Springs, che diventerà presto sua moglie.
Insieme, nel 1957, si trasferiscono a Parigi, dove Newton comincia a collaborare con alcune riviste e per le edizioni francesi, americane, italiane ed inglesi di Vogue. Tutti si contendono le sue immagini. Sono immagini fetish, ad alto contenuto erotico, ma allo stesso tempo ironiche e dissacranti. Ed è proprio questo che troviamo in questa mostra, Newton è sicuramente tra i fotografi di moda più chiacchierati del fashion system per la creatività delle sue immagini aggressive e scioccanti.
I suoi nudi in bianco e nero, propongono l’identità della donna che emerge degli anni ottanta: una donna dedita al culto del proprio corpo, sicura di sé e consapevole del proprio impatto erotico. I corpi nudi di queste donne atletiche hanno una grande potenza espressiva, ma ancora una volta emerge il lato feticista dell’artista: le modelle sono completamente nude ma ai piedi portano delle provocanti tacchi a spillo.
Nelle fotografie di Newton ci sono spesso riferimenti autobiografici, come nell’Autoritratto con June e modelle (1981). Le figure principali sono Newton stesso, una modella nuda ripresa di schiena ma visibile frontalmente grazie ad uno specchio che le è di fronte. Accanto a loro ci sono la moglie June e una seconda modella della quale si vedono solo le gambe e le classiche scarpe con tacchi a spillo.
Ma è il senso di trasgressione e provocazione che fa parte delle sue fotografie che lo rende unico. La donna di Newton è un personaggio forte, cosciente del suo potere seduttivo e del suo ruolo di cacciatrice.
In questa mostra non troveremo nessuna scena d’amore, niente sesso dichiarato, piuttosto un’atmosfera sensuale.
Quando
Dal 6 marzo al 21 luglio 2013
Dove
presso il Palazzo delle Esposizioni a Roma
Per Info
Stefania Belsito
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